2007-11-02
Alle volte le serate sono proprio strane, sentite qui…
è il 31 ottobre la paganostatunitense festa delle zucche; ricorrenza della quale non mi interesso molto, sono a casa a leggere quando verso le otto di sera il muro della stanza sembra crollare, che succede aiuto…! Risuona rabbiosa anarchy in the Uk dei Sex Pistols e a seguire altri classici da Bob Marley ai Clash. Mistero rapidamente risolto, i vicini di casa che abitano attaccati nell’altra metà dell’edificio hanno organizzato un party, dalla finestra vedo fiaccole sul cancello e un invitante odore di griglia si affaccia all’uscio.
Un paio d’ore dopo, sull’assolo della chitarra di Young degli AC/DC il frastuono stranamente smette di colpo.
Dieci minuti più tardi bussano alla porta e, mentre mi aspettavo diaffrontare qualche ragazzino emule dei suoi parietà Usa, si affaccia alla porta un simpatico 45enne agghindato un po’ alla Elvis insieme alla sua compagna che ci pregano di prestare loro un’amplificatore per proseguire la festa.
Consegnato l’ampli accetto il loro invito alla festa che era una cosa pazzesca! La casa super kitch era colma di oggetti di gusto retro’ e trash anni 60, gli alcoolici erano molti e assai ben distribuiti ma la cosa migliore era l’ambiente e la gente. Infatti almeno 4 generazioni si confondevano nel salone, dagli adolescenti (amici dei figli credo) agghindati modello Grease, fino ad una nonna ballerina con tacchi e straccio per pulire ballando, passando per dei bambini assai piccoli che si godevano lo spettacolo e soprattutto dei 50 anni scatenati nella danza accompagnati da sgargianti parrucche. Mentre passavano tutte le hit più trash degli 80 (il disco inferno dalla prima all’ultima) e chicche tipicamente popolari per i francesi (mi hanno riferito) come BailaBaila dei Gipsy King, si confondevano balli di coppia e giovani breaker.
Nel caos ho assaggiato diverse cose gustose tra rum cubani e vini greci passando per delle chiacchiere interessanti con due ragazzi del quartiere infiltratisi alla festa…
Cose di questo tipo fanno certalente crescere i rapporti di vicinato, tralatro il vicino animatore della festa è pure mio omonimo (e quindi d’obbligo un brindisi…)